L’omosessualità attenzionata dalla polizia e le bombe carta. Una sottile congiunzione.

Il cattivismo feltriano del Giornale che sbatte l’omosessuale Boffo in prima pagina e il terrorismo omofobo che circola nelle strade di Roma: che cosa li congiunge? Un sentore che si può percepire dalle parole di un articolo scritto per attaccare politicamente un avversario possiede una similarità con la violenza contro gli omosessuali che in questi giorni riemerge dalle colonne della cronaca.
Dare dell’omosessuale e scrivere che il tale è addirittura attenzionato dalla polizia, equivale a scrivere che gli omosessuali sono pericolosi. L’omosessualità viene mostrata come un disvalore. Una pecca. Un fatto dequalificante. E’ un omosessuale quindi non può occupare il posto che occupa. Deve essere rimosso in quanto anomalia. Non può esistere che un omosessuale diriga un giornale della CEI.
Implicitamente si afferma che un omosessuale non debba esistere, non debba respirare, non possa andare nei locali, a ballare, a divertirsi; non possa baciarsi in pubblico, né attraversare la strada mano nella mano con il proprio partner. Di fatto, si legittima questa violenza. Che non è altro che un tentativo di cancellare la diversità, stabilendo prima che questa è diversità, stabilendo una normale che promana da un presunto ordine naturale.

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    • Davanti all’ennesimo attacco contro la comunità GLBTQ bisogna a questo punto fondersi, ricompattare le fila. Dobbiamo pretendere che la vergognosa situazione che vede l’Italia fanalino di coda in tema di diritti civili sia sanata, e l’unico modo per arrivarci è che l’intera comunità gay italiana si compatti e finalmente si unisca mettendo da parte i particolarismi e le divisioni che fino ad oggi l’hanno tenuta occupata assai di più del raggiungimento dell’obiettivo
    • siamo non solo vittime ma corresponsabili di questa situazione
    • Come diceva Eleanor Roosevelt “Nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso”, e se siamo qui lo dobbiamo anche al fatto che i nostri trent’anni di lotta sono stati oggettivamente meno efficaci di quelli dei nostri compagni di ventura degli altri paesi europei.
    • Basti guardare cosa succede anche nel PD, dove il tavolo GLBT del partito decide inspiegabilmente di mantenersi equidistante tra le mozioni nonostante una soltanto sia apertamente schierata e impegni l’intero partito sul fronte dell’uguaglianza e della piena dignità dei cittadini GLBT e le altre due non dicano una sola parola sull’argomento,
    • Quale altro fragoroso rumore stiamo aspettando per rimetterci in ascolto?
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    • ‘E’ arrivato il momento che i cittadini romani, tutti, facciano sentire la loro voce contro chi sta cercando di distruggere una storia millenaria di accoglienza. La citta’ di Roma deve reagire a chi vuole darne un’immagine omofoba, razzista e violenta’. Cosi’ la deputata del Pd Paola Concia
    • ‘L’incredibile e intollerabile attentato della notte scorsa a Gay Street – aggiunge – e’ l’ennesima conferma che l’omofobia vive una reale escalation, non solo nei sempre piu’ frequenti episodi di violenza, ma anche nelle forme, che sono delle vere intimidazioni, volte a innescare la paura negli omosessuali e transessuali italiani’.
    • A questa violenza si impone una reazione, pacifica e di massa. Per questo invito tutti i romani, di destra e di sinistra – conclude – le forze politiche tutte e le istituzioni ad essere vicini agli omosessuali e transessuali che si riuniranno in un presidio-assemblea questa sera alle 22 a Gay Street, e partecipare alla fiaccolata prevista venerdi’ alle 21, in via San Giovanni in Laterano
    • I violenti devono sapere di essere una miserabile minoranza, ne va del diritto di tutti a vivere in un Paese civile
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    • Dopo l’enensima aggressione alla comunità omosessuale, Ignazio si dichiara indignato e preoccupato: “Ma che Paese è quello in cui si verificano episodi di questo genere? E’ inaccettabile rimanere inerti e non poter agire per contrastare i reati di omofobia, di discriminazione e di odio fondati sull’orientamento sessuale “.
    • Ignazio apprezza l’apertura di Bersani e conferma l’urgenza della discussione sulla proposta di legge contro l’omofobia depositata in Parlamento
    • riprendere i  temi del rispetto, della libertà e dei diritti dei singoli individui
    • Sono soddisfatto che la nostra proposta  di legge sull’omofobia  sia largamente sostenuta sia dall’opposizione che da parte del Governo.
    • richiediamo che la discussione del testo proposto dall’on. Paola Concia, prima firmataria e sostenitrice della mozione Marino, sia inserita il più presto possibile nel calendario dei lavori dell’aula della Camera

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